E’ stato firmato il 7 giugno 2021 a Roma , dopo quasi 16 mesi di trattativa l’accordo di  rinnovo del Contratto che riguarda oltre 30.000 lavoratori delle Piccole e Medie Imprese del settore metalmeccanico aderenti a CONFIMI . Con questa firma si completa il quadro contrattuale del settore

Nel nuovo CCNL Confimi  impresa meccanica ”  le associazioni datoriali e sindacali FIM CISL FIOM CGIL e UILM   hanno concordato un’aumento medio mensile in busta paga di 80 euro, erogato in tre tranches, come segue:

  • 26 euro a giugno 2021,
  •  26 euro a giugno 2022, 
  • 28 euro a giugno 2023. 

Il contratto avrà vigenza a partire da giugno 2021, fino a giugno 2023. L’aumento sui minimi è ben superiore all’indice IPCA prevista nel triennio cio significa che  il potere di acquisto dei salari   viene incrementato in termini reali. Il contratto Confimi meccanica  ha un incremento salariale e i minimi superiori rispetto agli altri contratti nazionali.

Per quanto riguarda il welfare  sono previsti si seguenti interventi di miglioramento:

  • flexible benefit che permettono ai lavoratori di accedere a beni e servizi  saranno di 150 euro annui da ottobre 2021 e 200 euro da settembre 2022;
  • la previdenza integrativa aumenta il contributo aziendale da gennaio 2022 dal 1,6% al 2%. Per gli under 35 ci sarà un versamento aggiuntivo di 120 euro a carico dei datori di lavoro;
  • confermata la sanità integrativa a carico aziendale.

In tema di diritti contrattuali si segnalano :

  • formazione professionale:  conferma delle 24 ore retribuite e il trasferimento delle ore non utilizzate nel triennio precedente;
  • tutele e diritti per le donne vittime di violenze e molestie e campagne di sensibilizzazione;
  • maternità obbligatoria/anticipata: migliorato l’attuale trattamento economico;
  • congedi parentali retribuiti: 3 giorni annui per malattia dei figli con età non superiore ai tre anni;
  • salute e sicurezza: linee guida su buone pratiche e implementando i break formativi;
  • la staffetta generazionale per facilitare assunzione under 35;
  • rafforzato la tutela occupazionale nei casi cambi di appalto e nei contratti pubblici di servizi;
  • accordo smart working: un quadro normativo completo che regola tutti gli aspetti dal diritto alla disconnesione, alle fasce di contattabilità, al trattamento economico, alla strumentazione ai diritti sindacali. Rappresenta sicuramente il miglior accordo che ad oggi abbiamo sottoscritto nel settore metalmeccanico.

Anche per questo contratto i sindacati hanno chiesto ed ottenuto di iniziare il percorso di riforma dell’inquadramento professionale:  Da gennaio 2022 verrà eliminata la 1^ categoria con un miglioramento economico nelle fasi di inserimento lavorativo. Entro la vigenza di questo contratto le parti sono impegnate a costruire un accordo che garantisca l’esigibilità della contrattazione territoriale.

Nel comunicato unitario FIM CISL FIOM CGIL e UILM hanno sottolineaato che “la contrattazione sindacale sta dando un grande contributo di fiducia e stabilità nel settore nel periodo più difficile dal dopoguerra ad oggi, il nostro obiettivo è impedire che la pandemia e la  crisi economica e sociale venga pagata dai lavoratori metalmeccanici”.