L’anticipazione dell’indennità spettante avverrà tramite l’apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla Banca, per un importo forfettario complessivo pari a 1.400 euro per tutto il periodo, ovvero parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore), da riproporzionare in caso di rapporto a tempo parziale.

Tale anticipazione potrà essere oggetto di reiterazione in caso di intervento legislativo di proroga del periodo massimo del trattamento di integrazione salariale ordinario e in deroga di cui agli artt. da 19 a 22 del D.L. 18/2020.

L’apertura di credito cesserà con il versamento da parte dell’INPS del trattamento di integrazione salariale– che avrà effetto solutorio del debito maturato – e, comunque, non potrà avere durata superiore a sette mesi.

Che cosa deve fare il lavoratore

Il lavoratore dovrà contattare telefonicamente la propria banca, senza recarsi presso la filiale, e compilare i seguenti moduli di richiesta dell’anticipo dell’integrazione salariale che gli spetta:

Ogni Modulo comprende 4 allegati che devono essere debitamente compilati:

  • la richiesta dell’anticipazione alla banca
  • la lettera all’INPS con l’indicazione del conto corrente bancario su cui accreditare il trattamento
  • l’autorizzazione all’Inps di accreditare l’integrazione salariale sul conto corrente indicato e l’autorizzazione alla banca di provvedere al recupero delle somme versate quale anticipazione, una volta che l’Inps ha effettuato l’accredito
  • l’elenco dei documenti da allegare alla domanda.

IMPORTANTE: Una volta che l’INPS effettuerà l’accredito dell’integrazione salariale, la banca potrà riprendersi quanto anticipato.

 

Accordo ABI