Martedì 14 settembre 2021, la Commissione europea ha dato il via libera allo sgravio contributivo (del 100% per un massimo di 6.000 euro all’anno, fino a tre anni) in favore dei datori di lavoro che nel 2021 e 2022 assumono a tempo indeterminato o stabilizzano dipendenti under 36. È stata la sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini, a fornire ieri questa informazione in risposta a una interrogazione presentata in Commissione lavoro alla Camera. L’agevolazione è contenuta nella legge di bilancio 2021, ma finora è rimasta inattuata.

A questo punto bisognerà aspettare l’ufficialità e la successiva circolare dell’Inps che stabilisca le modalità operative per la fruizione della decotribuzione.

Ricordiamo che, per quanto la norma contenente l’incentivo contributivo sia stata prevista nella Legge n. 178/2021 (cd. Legge di Bilancio 2021), in vigore dal 1° gennaio 2021, il Ministero del lavoro ha formalizzato la notifica di richiesta autorizzativa, alla Commissione Europea, solo il 6 agosto 2021.

Inoltre, la stessa sottosegretaria ha specificato che il Ministero del Lavoro non ha ancora notificato la richiesta di autorizzazione per quanto riguarda l’incentivo donne, in quanto, a detta della senatrice Nisini, si è registrata una maggiore complessità delle procedure e sono state evidenziate delle criticità tecniche che si sta cercando di risolvere.

Ci vorrà ancora qualche tempo, invece, per ottenere il via libera relativo allo sgravio (100%, fino a 6.000 euro annui, per 12 o 18 mesi), contenuto sempre nella legge di bilancio, in favore delle aziende che assumono donne in condizioni svantaggiate. In questo caso si sta ancora lavorando, ha affermato Nisini, per superare delle criticità tecniche e quindi avviare l’iter autorizzativo della Commissione europea.