Per gli addetti alle consegne inquadramento da lavoro dipendente e introduzione della paga oraria grazie al modello di delivery “Scoober”. Il country manager Daniele Contini: “E’ il momento di proseguire con il nostro impegno nel fornire tutele e protezioni ai lavoratori della gig economy”

Il modello “Scoober” prevede che i rider di Just Eat abbiano un contratto da lavoratori dipendenti basato sulle linee guida internazionali di un accordo aziendale, adattate e in linea con la normativa e la legislazione italiana. Sarà possibile mantenere la flessibilità legata al tipo di attività in base alla tipologia di contratto, full time o part-time, e sarà introdotta una paga oraria, corrispondente quindi all’intero turno coperto dal rider e non in relazione alle singole consegne, sulle quali invece si valuterà un ulteriore bonus.

Una novità che arriva mentre il fronte dei fattorini, come raccontato da Repubblica in questi giorni, vive anche fratture interne. Da quando è in vigore il contratto firmato dalle multinazionali (Glovo, Deliveroo, Uber Eats, Just Eat riunite in AssoDelivery) e il sindacato Ugl, ma disconosciuto da buona parte dei 30 mila rider che scioperano e si scontrano con i colleghi che scelgono di lavorare. Sul dossier è attivo anche il governo, che inconterà le aziende e i sindacati che non hanno firmato il contratto mentre le attenzioni dell’Ispettorato nazionale del lavoro si concentrano proprio sull’accordo tra AssoDelivery e Ugl.