Con la Circolare INPS n. 150 del 16 dicembre 2025 l’Istituto fornisce le indicazioni operative in merito alle condizioni per la fruizione dei benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale previste dall’articolo 1, comma 1175, Legge 27 dicembre 2006, n. 296, così come modificato dall’articolo 29, comma 1, Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 aprile 2024, n. 56.

La principale novità interpretata nella circolare è che per accedere alle agevolazioni contributive e normative non è più sufficiente essere in possesso del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e rispettare gli obblighi di legge e contrattuali, ma occorre anche non aver commesso violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale, tutela delle condizioni di lavoro e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, secondo i criteri delineati dal legislatore.

La circolare affronta altresì l’applicazione del nuovo comma 1175-bis, introdotto dallo stesso decreto, che disciplina la regolarizzazione successiva delle violazioni e la conseguente conservazione dei benefici purché la regolarizzazione avvenga nei termini fissati dagli organi di vigilanza. In caso di violazioni amministrative non sanabili, il recupero dei benefici già fruiti non può superare il doppio dell’importo sanzionato.

L’Istituto ricorda che la verifica dei requisiti, inclusa l’assenza di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, potrà essere effettuata tramite l’interrogazione del Portale Nazionale del Sommerso e mediante autocertificazione da presentare all’ispettorato competente fino al completamento dell’interoperabilità dei sistemi.

In sintesi, la circolare n. 150/2025 specifica il perimetro applicativo e le condizioni documentali richieste per il mantenimento delle agevolazioni contributive e normative, rafforzando il legame tra regolarità sostanziale e accesso alle misure premiali.