Contratto di rete – distacco e codatorialità – Trattamento IVA

L’argomento già affrontato con gli articoli:
Trattamento del prestito o distacco di personale agli effetti dell’Iva: i chiarimenti del Fisco
Il regime Iva del distacco di personale dal 1° gennaio 2025
Trova già un interpello che ci aiuta a meglio comprendere l’aspetto del distacco in una rete d’imprese

 

Quesito
ALFA rappresenta di essere in un contratto di rete, dotato di soggettività giuridica, ……. la ”rete” è una tipologia di associazionismo imprenditoriale, su base contrattuale, che permette alle singole imprese aderenti (c.d. retiste) di collaborare tra loro, distaccando anche personale.
In tale ottica, a seguito della sentenza della Corte d Giustizia dell’Unione Europea in materia di IVA del distacco di personale e della conseguente emanazione dell’articolo 16ter del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131 (c.d. Decreto Salva Infrazioni), la Società chiede quale sia il trattamento IVA della codatorialità, ………, quale istituto di distacco di personale, in un contratto di rete.

Parere dell’Agenzia delle Entrate
Nella codatorialità non è rinvenibile un simile nesso sinallagmatico in quanto, come già chiarito, le imprese che accettano le regole di ingaggio fissate nel contratto di rete assumono ciascuna il ruolo di datore di lavoro, direttamente responsabile per la quota di propria competenza del pagamento dello stipendio al lavoratore e pertanto si può parlare di rimborso solo in termini di restituzione di quanto solidalmente anticipato al dipendente dall’impresa referente.
Tale rimborso ha in sostanza la funzione di imputare a ciascuna impresa retista il costo del personale dipendente in proporzione all’effettivo contributo che ha ricevuto da ogni lavoratore. In conformità, dunque, a quanto chiarito nella circolare 16 maggio 2025, n. 5/E, si tratta di una mera movimentazione di denaro, non soggetta a IVA ai sensi dell’articolo