Sono in corso le trattative di rinnovo del   primo contratto collettivo nazionale della distribuzione moderna organizzata firmato il 19 dicembre 2018 da Federdistribuzione e i sindacati di  Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e scaduto a dicembre 2019.

Riguarda le imprese del commercio, alimentari e non alimentari, organizzate in catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line.

Trattativa e  proposte della piattaforma sindacale

Il  primo incontro  per il rinnovo del contratto era stato tenuto il 24 marzo 2021  ed era  stato presentato un documento unitario dalle tre sigle sindacali in cui si  sottolineava la necessità  di

  1. adattare le competenze dei lavoratori alle nuove sfide del contesto economico.
  2.  accompagnare i processi di turn over attraverso la cosiddetta staffetta generazionale.
  3. nuove tutele e garanzie per la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro,
  4. attenzione al welfare, all’assistenza sanitaria integrativa e alla previdenza complementare, alla formazione, alla lotta alla discriminazione di genere
  5. la rivisitazione delle professionalità nei sistemi di classificazione del personale
  6. rendere più strutturato l’articolato contrattuale in tema di lavoro agile
  7.  aggiornare le norme su agibilità sindacali e le aree su cui possono intervenire la contrattazione di secondo livello  e la  contrattazione integrativa aziendale.

Gli incontri sono ripresi ad  20 ottobre 2021: le parti hanno  stabilito  in primo luogo di procedere alla sottoscrizione definitiva del testo unico contrattuale risultante dal riallineamento dell’intesa di rinnovo del 19 dicembre 2019 e dalla disciplina riconducibile alla versione del CCNL Terziario distribuzione servizi del 2013 (quando Federdistribuzione era ancora in Confcommercio).

Dopo un rallentamento del confronto,  a dicembre 2022  è stato firmato un protocollo comune a tutte le sigle del settore terziario e commercio  con l’adeguamento economico in vista degli attesi rinnovi  (indennità una tantum di 350 euro e acconto sui futuri aumenti)  e accordi sul successivo calendario  per la prosecuzione delle trattative.

Il confronto tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e l’associazione imprenditoriale di settore Federdistribuzione,  è proseguito il 28 febbraio sui temi della classificazione del personale, del franchising e delle politiche di genere.

Sulla classificazione del personale Federdistribuzione ha illustrato una proposta che elimina  l’attuale struttura dell’inquadramento unico dalle figure professionali riconducibili alle aziende di pubblicità e  prevede l’attribuzione di un livello alle varie figure dell’e- commerce, del farmacista (responsabile di parafarmacia e non), del supervisore di barriera casse e dell’addetto al picking.

Sulle politiche di genere i sindacati chiedono  di rafforzare il  congedo per le donne vittime di violenza di genere, nonché di migliorare le attuali pattuizioni previste dal Contratto Nazionale.

Il prossimo tavolo di confronto è  fissato  al 22 marzo 2023

Il contratto e i minimi retributivi in vigore

 Il trattamento economico  attualmente in vigore prevede :

  • nuovi minimi contrattuali dal 2019 – che recepiscono gli incrementi salariali erogati da Federdistribuzione pari a 61,00 € al IV livello – oltre ad un aumento salariale pari a 24,00 € al IV livello, da riparametrare per gli altri, con decorrenza dal mese di dicembre del 2018 corrisposti nel mese di gennaio 2019
  •  due erogazioni straordinarie una tantum pari a 500 euro nel mese di febbraio 2019 e a 389,00 nel mese di marzo 2020, a copertura del periodo di carenza contrattuale dal 2015/2018.
  •  un sistema di bilateralità ad hoc anche con riferimento all’assistenza sanitaria integrativa di natura obbligatoria nonché alla formazione professionale rivolta ai quadri aziendali.
  • Infine il testo del contratto richiama come parte integrante gli istituti, gli articoli e le clausole  del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, distribuzione e servizi del 18 luglio 2008, così come integrati e modificati dal contratto in vigore al 31 dicembre 2013, riferiti al sistema di relazioni sindacali, contrattazione, diritti sindacali, tutela della salute e della dignità della persona, composizione delle controversie e disciplina del rapporto di lavoro.

Di seguito la tabella dei minimi retributivi :