Dopo l’incontro plenario del 6 ottobre 2025, Federmeccanica e Assistal hanno tracciato le linee guida per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Metalmeccanici, confermando la volontà di proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali in un clima di dialogo e responsabilità. Le associazioni datoriali hanno ribadito l’importanza di un equilibrio tra le esigenze delle imprese — chiamate ad affrontare una fase di trasformazione tecnologica e produttiva — e la tutela dei lavoratori, con l’obiettivo di giungere a soluzioni condivise e sostenibili.

Il settore metalmeccanico e quello dell’impiantistica, per la loro complessità e varietà di realtà produttive, richiedono un approccio inclusivo e rispettoso delle differenze: dai grandi gruppi industriali alle piccole e medie imprese. In questa prospettiva, il Patto per la Fabbrica resta il punto di riferimento per garantire relazioni industriali fondate su trasparenza, partecipazione e valorizzazione del lavoro.

Sul fronte sindacale, il Segretario generale della UILM, Rocco Palombella, ha sollecitato un’accelerazione del negoziato: “Occorre entrare nel merito per chiudere in tempi brevi, garantendo aumenti salariali che vadano oltre l’IPCA e rafforzino il potere d’acquisto dei lavoratori”.
Anche Ferdinando Uliano, Segretario della FIM-CISL, ha richiamato la necessità di ampliare il ruolo del contratto nazionale, includendo temi strategici come formazione, sicurezza, welfare e riduzione dell’orario di lavoro, insieme a un rilancio delle politiche industriali e degli osservatori di settore.

Il calendario prevede nuovi incontri il 15 e il 17 ottobre 2025, momenti chiave per cercare la sintesi definitiva dopo settimane di tavoli tematici e confronti tecnici.
Federmeccanica e Assistal puntano a un’intesa che rafforzi la competitività del comparto e restituisca centralità al contratto nazionale come strumento di equilibrio tra impresa e persona, innovazione e dignità del lavoro.