Raggiunta l’intesa sul rinnovo del contratto nazionale applicato ai circa 600mila lavoratrici e lavoratori addetti delle imprese di pulizia, servizi integrati/multiservizi, comparto che opera prevalentemente in regime di appalto di pulizie.

Il nuovo contratto nazionale decorrerà da luglio 2021 e scadrà il 31 dicembre 2024. L’aumento economico è di 120€ a regime per il 2° livello, con prima trance di 40€ a luglio 2021 e ultima trance di 10€ a luglio 2025, per una massa salariale complessiva pari a 3.430€ nel periodo di vigenza contrattuale.

L’intesa inoltre prevede una soluzione innovativa volta a tutelare il reale potere di acquisto dei salari, nel caso in cui il contratto non fosse rinnovato, evitando così una perdita salariale per le lavoratrici e i lavoratori.

Sulla parte normativa il rinnovo interviene su diversi istituti adeguando o integrando la precedente disciplina, in particolare: sul cambio appalto, implementando le informazioni e le comunicazioni tra azienda cessante e azienda subentrante e da dare alle organizzazioni sindacali; sul ricorso al contratto a tempo determinato e ai contratti di somministrazione il limite di utilizzo complessivo viene individuato nel 35%; viene demandata alla contrattazione di secondo livello la possibilità di sottoscrivere specifiche intese sul meccanismo della banca delle ore, da definire a livello aziendale con le Rsu/Rsa e le organizzazioni sindacali ; sul contratto di lavoro a tempo parziale le Parti rivedono le modalità e i tempi per la presentazione alle Rsa/Rsu/organizzazioni sindacali dei dati sull’utilizzo del part-time, utili a realizzare un esame congiunto per consolidare le ore di supplementare prestate; sul trattamento di malattia non ci sono interventi sull’articolato normativo attuale.

Sul tema delle assenze, che ha lungamente impegnato il confronto tra le Parti, viene istituita una Commissione paritetica, con il compito di definire con l’Inps una convenzione al fine di acquisire i dati relativi al fenomeno delle micro-assenze.

Molto importante è l’introduzione di un ampio articolato volto a contrastare le violenze e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, che impegna le parti a definire un Codice di Condotta/Linee Guida sulle misure da adottare. Inoltre, alle lavoratrici inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, è riconosciuto il diritto di astenersi dal lavoro con congedo retribuito per un periodo massimo di 90 giorni lavorativi, recependo e in coerenza con le previsioni normative, prorogabile per ulteriori 90 giorni lavorativi con diritto al pagamento di una indennità pari al 70% della retribuzione corrente.

Nei prossimi giorni si terrà l’Attivo Unitario delle Delegate e dei Delegati e dalle prossime settimane l’ipotesi di accordo sarà sottoposta alla valutazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle assemblee.

In particolare è stato definito un incremento, per un 2° livello, pari a complessivi 120 euro lordi per il periodo 2021 – 2024, riparametrato per gli altri livelli e spalmato su più anni:

  • 1° luglio 2021 40 euro lordi;
  • 1° luglio 2022 20 euro lordi;
  • 1° luglio 2023 30 euro lordi;
  • 1° luglio 2024 20 euro lordi;
  • 1° luglio 2025 10 euro lordi.

Al contrario, per un 3° livello l’aumento totale di 129,91 euro è così distinto:

  • 1° luglio 2021 43,30 euro lordi;
  • 1° luglio 2022 21,65 euro lordi;
  • 1° luglio 2023 32,48 euro lordi;
  • 1° luglio 2024 21,65 euro lordi;
  • 1° luglio 2025 10,83 euro lordi.