In Italia si parla da anni di salario minimo legale, ma finora non è stato stabilito un importo fisso per legge. La via scelta è quella della legge delega già pubblicata in gazzetta ufficiale  la legge n. 144/2025, che affida al governo il compito di definire le modalità per introdurre un salario minimo legale in modo graduale.

Cosa è la legge delega
Una legge delega è una legge del Parlamento che autorizza il governo ad adottare (con decreti legislativi) disposizioni su temi specifici, fissando principi e criteri direttivi. In questo modo, il Parlamento stabilisce le linee guida generali, e il governo “riempie” il contenuto tecnico attraverso decreti.

Nel caso del salario minimo, la legge delega dovrebbe dare al governo i poteri per definire:

  • a chi si applica (tutti o solo alcune categorie lavorative),
  • in che misura (quanto sarà il minimo),
  • come adeguarlo nel tempo (meccanismi di revisione),
  • eventuali deroghe o specificità territoriali e settoriali.

Cosa dice (o non dice) la legge finora

  • La legge delega approvata non stabilisce oggi un salario minimo concreto: non fissa un importo mensile o orario.
  • Piuttosto, rimanda al governo, tramite i decreti legislativi che verranno emanati, di definire gli strumenti operativi.
  • In alcuni casi, la legge contiene criteri direttivi che il governo dovrà seguire: per esempio, legare il salario minimo al costo della vita, alla produttività, o prevedere adeguamenti periodici.

Perché non è immediata l’introduzione del salario minimo

  • Perché serve un’analisi su impatto economico, inflazione, costo del lavoro e sostenibilità per le imprese.
  • Perché devono essere definiti dettagli che possono variare molto a seconda del settore o dell’area geografica.
  • Perché servono strumenti di controllo e sanzione per chi non rispetta il salario minimo legale.

Cosa possiamo aspettarci
Quando verranno emanati i decreti attuativi, sapremo:

  • l’importo minimo orario o mensile;
  • le categorie di lavoratori che rientrano (tutti o alcuni comparti);
  • le modalità di adeguamento;
  • le sanzioni per le imprese che non rispettano la norma.

RIASSUNTO
La Legge Delega sul salario minimo, approvata nel 2025, presenta diversi punti chiave. Ecco i principali:

1.Contrattazione Collettiva
– Rafforzamento della contrattazione collettiva: La legge punta a valorizzare i contratti collettivi nazionali come riferimento principale per i livelli retributivi, contrastando i contratti pirata.

2.Sistema di Tutela
– Tutela legale dei livelli retributivi: Viene introdotto un sistema di protezione per garantire che i salari non scendano al di sotto di determinati livelli, favorendo il dialogo sociale.

3.Misure di Controllo
– Controlli e sanzioni: Sono previste misure di monitoraggio per garantire il rispetto delle norme sui salari e sanzioni per le violazioni.

4.Promozione dell’Occupazione
-Incentivi per l’occupazione: La legge include misure per incentivare l’occupazione regolare e il rispetto delle normative salariali, sostenendo le imprese che applicano correttamente i contratti collettivi.