Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 4 settembre 2025, ha dato il via libera a un nuovo Decreto-Legge volto a riformare l’ingresso regolare dei lavoratori stranieri e la gestione della migrazione su proposta della Presidente del Consiglio, della Ministra del Lavoro e del Ministro dell’Interno. Il testo stabilisce che i nulla osta decorrono dal momento in cui la richiesta viene attribuita alla quota disponibile, anziché dalla data di presentazione, e rafforza i controlli sulle dichiarazioni dei datori di lavoro. Viene confermata e ampliata la precompilazione delle domande, con un limite massimo di tre richieste per datore di lavoro. Tra le novità, il permesso di soggiorno per le vittime di sfruttamento o di violenza domestica passa da 6 a 12 mesi e si accompagna all’accesso all’assegno di inclusione. I lavoratori del settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria vengono esclusi dal sistema delle quote ma, nei primi 12 mesi di regolare occupazione, possono svolgere solo l’attività autorizzata e cambiare datore solo se autorizzati dall’Ispettorato. Per il ricongiungimento familiare, i tempi del nulla osta si allungano da 90 a 150 giorni, in linea con la normativa europea, mentre il decreto sui contingenti di giovani stranieri ammessi ai programmi di volontariato assume cadenza triennale. Infine, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2027 la possibilità per il Ministero dell’Interno di avvalersi della Croce Rossa Italiana nella gestione dell’hotspot di Lampedusa –il testo ufficiale in fase di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale il Decreto-Legge approvato il 4 settembre 2025