Cinema e teatri, nuovi contributi in arrivo con il Decreto Aiuti ter in GU

Cinema e teatri: 40 milioni di euro per il 2022 per sale da concerto e cinematografiche e per gli istituti e i luoghi della cultura. La conferma arriva con il testo definitivo del Decreto Aiuti ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre. Per requisiti e modalità per l’accesso ai fondi si attende il decreto del Ministero della Cultura entro 30 giorni.

Cinema e teatri, il testo definitivo del Decreto Aiuti ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022, conferma i nuovi contributi.

La misura, che si aggiunge al bonus 150 euro, alle misure contro il caro energia per le imprese e a molti altri interventi, ha l’obiettivo di limitare l’aumento dei costi sostenuti da sale dei teatrisale da concertosale cinematografiche e istituti e luoghi della cultura.

A disposizione dei destinatari 40 milioni di euro per l’anno in corso.

Per le modalità di ripartizione e assegnazione dei fondi si dovrà attendere l’apposito decreto del Ministero della Cultura.

Confermati i nuovi contributi per cinema e teatri nel testo definitivo del Decreto Aiuti ter, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022.

La conferma arriva insieme a quella di buona parte delle altre misure contenute nella bozza precedente all’approvazione del Consiglio dei Ministri dello scorso 16 settembre 2022.

I nuovi fondi si aggiungono a quelli previsti per molte altre misure per famiglie e imprese, a partire dal bonus 150 euro fino alle modifiche e estensioni della platea dei crediti di imposta contro il caro energia, passando per le misure per disincentivare la delocalizzazione.

Per il 2022, a disposizione ci saranno 40 milioni di euro, come previsto dall’articolo 11 del decreto-legge numero 144 del 23 settembre 2022.

La misura, che è rubricata come “Contributo energia e gas per cinema, teatri e istituti e luoghi della cultura” e ha l’obiettivo di “mitigare gli effetti dell’aumento dei costi di fornitura di energia elettrica e di gas”.

I destinatari della misura sono i soggetti che hanno sostenuto e sosterranno ulteriori spese a causa del caro energia, ovvero quelli indicati dall’articolo 101 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, numero 42:

  • sale teatrali;
  • sale da concerto;
  • sale cinematografiche;
  • istituti e luoghi della cultura.

La definizione delle modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse è affidata a un successivo decreto del Ministero della Cultura.

Il provvedimento dovrà essere adottato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti ter, ovvero oggi, 24 settembre 2022.

Parte dunque il conto alla rovescia per i destinatari delle risorse, che entro un mese dovrebbero sapere quali sono i criteri da rispettare per avere accesso ai fondi, quali saranno gli adempimenti da rispettare e come sarà articolato l’iter per la presentazione di eventuali domande.

Nella parte finale del comma 1 del citato articolo 11 viene stabilita la copertura finanziaria della misura.

Infine, al comma 2, viene stabilito quanto di seguito riportato:

“Il contributo di cui al presente articolo non è cumulabile con le altre agevolazioni previste dal presente Capo.”

Si parte oggi, 26 settembre, alle ore 12 con la domanda online per il bonus 200 euro destinato ad autonomi e professionisti. Le istruzioni su come richiederlo insieme all’integrazione di 150 euro arrivano dalle Casse di previdenza private, mentre dall’INPS si attendono ancora indicazioni.

Domanda bonus 200 euro per autonomi e professionisti: dopo una lunga attesa si parte oggi, 26 settembre, alle ore 12. La conferma arriva dalle diverse Casse di previdenza private che forniscono le istruzioni per richiederlo insieme all’integrazione di 150 euro. Dall’INPS si attendono ancora le indicazioni ufficiali per procedere.

Il via libera, come preannunciato, arriva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo firmato lo scorso 19 agosto e del Decreto Aiuti ter che ha previsto delle somme aggiuntive per le partite IVA con un reddito fino a 20.000 euro.

Domanda bonus 200 euro autonomi e professionisti al via, come richiederlo insieme all’integrazione di 150 euro? Le istruzioni

Dopo mesi di attesa per le partite IVA, per lavoratrici e lavoratori autonomi e professionisti e professioniste è arrivato il momento di presentare la domanda online per ottenere il bonus 200 euro previsto dall’articolo 33 del DL n. 50/2022 e rimasto in stand by dallo scorso maggio.

Come anticipato dall’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, coloro che hanno i requisiti previsti dal DL n. 144 del 2022 potranno richiedere anche l’integrazione di 150 euro messa in campo per garantire una seconda tornata di sostegno con il caro prezzi.

Già nella giornata di domenica 25 settembre le Casse previdenziali hanno cominciato a fornire le istruzioni da seguire, mentre dall’INPS ancora non sono arrivate indicazioni ufficiali su come procedere.

La notizia è arrivata in seguito alla pubblicazione del decreto attuativo del 19 agosto in Gazzetta Ufficiale, passaggio necessario per avviare la macchina organizzativa e su cui ci sono stati una serie di rallentamenti.

Bonus 200 euro autonomi e professionisti, si parte con la domanda: istruzioni su come richiederlo

Come si legge nel testo, lavoratrici e lavoratori autonomi e professionisti e professioniste per ottenere il bonus 200 euro e l’integrazione di 150 euro devono inviare la domanda online all’ente di previdenza di riferimento.

In caso di doppia iscrizione, a una cassa di previdenza privata e all’INPS, la richiesta dovrà essere inviata necessariamente all’Istituto.

Gli aspiranti beneficiari dell’indennità dovranno, quindi, seguire le indicazioni fornite dai singoli enti di previdenza stabilite in linea con le disposizioni del decreto attuativo.

In ogni caso, quindi, in fase di domanda sarà necessario dichiarare di possedere i seguenti requisiti:

  • essere lavoratori autonomo/liberi professionisti, non titolari di pensione;
  • non essere percettori della stessa indennità in altra formula;
  • non aver percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro e per ottenere anche l’integrazione di 150 euro non superiore a 20.000 euro;
  • essere iscritti alla data del 18 maggio ad una delle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) o degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;
  • nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali, di non avere presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria.

Inoltre l’istanza dovrà essere accompagnata anche dalla seguente documentazione:

La data di oggi, 26 settembre, non segna un click day. Ci sarà tempo per procedere fino alla scadenza del 30 novembre.

Il pagamento sarà effettuato in ordine cronologico di presentazione delle istanze, ma secondo le previsioni le risorse in campo, 600 milioni di euro per il bonus 200 euro e 412,5 milioni di euro per l’integrazione di 150 euro, basteranno per tutti e tutte coloro che presenteranno domanda.