La recente Legge di delegazione UE 2024, entrata in vigore il 10 luglio 2025 con la Legge n. 91/2025, introduce importanti cambiamenti per i lavoratori delle piattaforme digitali. La legge recepisce la direttiva (UE) 2024/2831 e si pone due obiettivi principali: migliorare le condizioni di lavoro attraverso una “presunzione di subordinazione” e proteggere i dati personali dei lavoratori.

Con l’entrata in vigore della Legge di delegazione UE 2024, nota come Legge n. 91/2025, il legislatore italiano ha delineato i principi e i criteri per il recepimento della direttiva (UE) 2024/2831. Questa direttiva mira a migliorare le condizioni di lavoro e a garantire una maggiore protezione dei dati personali per i lavoratori delle piattaforme digitali.

L’art. 11 della Legge n. 91/2025 descrive i principi e i criteri direttivi per il recepimento della direttiva europea, inserendosi in un contesto più ampio di adeguamento alle normative dell’Unione Europea.

Obiettivi della Direttiva UE 2024/2831

La direttiva UE si prefigge due obiettivi fondamentali:

  1. Miglioramento delle condizioni di lavoro: Introduce una “presunzione di subordinazione” per i lavoratori delle piattaforme digitali, garantendo loro l’accesso ai diritti previsti per i lavoratori subordinati.
  2. Protezione dei dati personali: Stabilisce obblighi e informazioni sull’utilizzo delle piattaforme e sui “sistemi algoritmici” per la gestione delle risorse umane.

Miglioramento delle Condizioni di Lavoro

La direttiva UE tutela i lavoratori delle piattaforme digitali introducendo una presunzione di subordinazione che scatta in presenza di un controllo da parte delle piattaforme. Questo garantisce ai lavoratori l’accesso ai diritti spettanti in qualità di lavoratori subordinati. Gli Stati membri sono responsabili della definizione delle modalità di tale presunzione.

Protezione dei Dati Personali

La direttiva UE 2024/2831 impone una serie di obblighi e informazioni sull’utilizzo delle piattaforme e sui sistemi algoritmici. Le piattaforme digitali devono essere monitorate da personale altamente qualificato e non possono trattare dati personali relativi a:

  • Conversazioni private
  • Origine razziale, etnica o status di migrante
  • Opinioni politiche e religiose
  • Stato di salute del lavoratore
  • Attività sindacali

Definizione di Lavoro Mediante Piattaforme Digitali

Il lavoro mediante piattaforme digitali è una forma di lavoro in cui un’azienda utilizza una piattaforma online per interfacciarsi con altre aziende o realtà economiche, fornendo supporto o servizi specifici. L’art. 11 della Legge n. 91/2025delinea i principi e i criteri per il miglioramento del lavoro mediante queste piattaforme, osservando i principi generali per l’attuazione del diritto dell’Unione Europea.

Principi e Criteri Direttivi

Oltre ai principi generali, la legge prevede:

  • Tutela del lavoro tramite le piattaforme digitali, modificando il D.Lgs. n. 81/2015
  • Adeguamento della definizione di “piattaforma di lavoro digitale”
  • Procedure più efficaci per la situazione occupazionale dei lavoratori
  • Limitazione del trattamento dei dati personali mediante sistemi automatizzati
  • Adattamenti normativi per le tutele previdenziali
  • Modalità di informazione e controllo delle decisioni automatizzate
  • Modifiche in materia di sicurezza e salute dei lavoratori
  • Regolamentazione delle informazioni sul rapporto di lavoro

Conclusione

Ogni Stato membro dell’UE è tenuto a recepire la normativa europea in materia di lavoro mediante piattaforme digitali. L’approccio potrebbe variare da Stato a Stato, creando potenziali disallineamenti nel recepimento della normativa europea.