Con il Decreto interministeriale attuativo dell’articolo 23 della Legge 13 dicembre 2024, n. 203, firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, è stata disciplinata in via definitiva la possibilità per INPS e INAIL di concedere la rateazione dei debiti contributivi e assicurativi fino a un massimo di sessanta mesi.

La misura, operativa dal 1° gennaio 2025, rappresenta un importante strumento di regolarizzazione per aziende e professionisti che si trovano in difficoltà economico-finanziarie e che intendono evitare il trasferimento dei propri debiti alla riscossione coattiva. Il provvedimento si applica, infatti, ai debiti non ancora affidati ad Agenzia delle Entrate-Riscossione, ampliando le possibilità di dilazione già previste dall’ordinamento previdenziale.

Il nuovo sistema di rateazione si articola secondo due soglie di importo:
– fino a 36 rate mensili per debiti complessivi non superiori a 500.000 euro;
– fino a 60 rate mensili per importi eccedenti tale soglia.

La concessione del beneficio è subordinata alla dimostrazione di una temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, che dovrà essere documentata dal datore di lavoro o dal contribuente con i dati contabili e patrimoniali richiesti dagli Istituti. L’esame delle istanze avverrà secondo i criteri di sostenibilità e proporzionalità del piano, con verifica della capacità di rimborso e del rispetto dei termini di versamento delle rate successive.

Gli enti creditori (INPS e INAIL) potranno, in presenza di comprovate ragioni, autorizzare la concessione di una seconda rateazione anche per piani già in corso, consentendo così una rinegoziazione del debito residuo. Tale possibilità è tuttavia subordinata all’assenza di gravi inadempimenti e alla valutazione della continuità aziendale.

Il decreto, oltre a fissare le modalità operative di presentazione delle istanze, definisce i criteri di valutazione delle difficoltà economiche, i limiti di cumulabilità con altre misure di rateazione e le ipotesi di decadenza, che si verificano in caso di mancato pagamento di due rate consecutive, con immediata perdita del beneficio e ripresa delle azioni di recupero coattivo.

In termini procedurali, le domande di rateazione dovranno essere inoltrate telematicamente tramite i portali INPS e INAIL, utilizzando gli specifici moduli che saranno resi disponibili entro il 31 dicembre 2025. Gli Istituti procederanno alla valutazione delle richieste secondo l’ordine cronologico di presentazione, con possibilità di sospensione temporanea delle azioni esecutive fino alla definizione dell’istanza.

La nuova disciplina rappresenta, quindi, una misura di flessibilità amministrativa che consente a imprese e professionisti di regolarizzare la propria posizione contributiva in modo sostenibile, senza ricorrere a procedure straordinarie o deflattive del contenzioso, ma nel rispetto delle regole ordinarie di contribuzione e trasparenza.