Il 23 settembre 2025 il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 957, una LEGGI delega che affida al Governo il compito di intervenire su retribuzione dei lavoratori e contrattazione collettiva, oltre che su nuovi meccanismi di controllo e trasparenza. L’atto risulta “approvato definitivamente, non ancora pubblicato” nell’iter ufficiale del Senato; il testo approvato (bozza provvisoria) è disponibile in versione integrale.
La delega prende le mosse dall’articolo 36 della Costituzione, che sancisce il diritto a una retribuzione proporzionata e in ogni caso sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa. Nei prossimi sei mesi dall’entrata in vigore, il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per rafforzare l’effettività di quel principio costituzionale. Tra i cardini: riconoscere come riferimento i trattamenti economici complessivi minimi previsti dai contratti collettivi nazionali maggiormente applicati e favorire il rinnovo dei CCNL nei tempi stabiliti dalle parti sociali.
Gli obiettivi esplicitati includono l’assicurare trattamenti retributivi giusti ed equi, il contrasto del lavoro sottopagato, la spinta al rinnovo dei contratti e la lotta al cosiddetto “dumping contrattuale”, ovvero la proliferazione di sistemi negoziali volti a comprimere il costo del lavoro e le tutele. In coerenza con tale impianto, la delega prevede anche l’estensione dei minimi economici dei CCNL più rappresentativi ai lavoratori non coperti da contrattazione e obblighi rafforzati negli appalti, imponendo trattamenti non inferiori a quelli dei contratti più applicati nel settore di riferimento.
Un secondo pilastro della LEGGI delega riguarda controlli e informazione. I decreti dovranno razionalizzare i flussi informativi tra imprese ed enti pubblici, rendere più efficace l’acquisizione dei dati sull’applicazione dei contratti e sui trattamenti effettivi, potenziare gli strumenti ispettivi (anche tramite banche dati condivise e tecnologie evolute) e introdurre forme di rendicontazione pubblica periodica sull’andamento delle misure di contrasto al lavoro sommerso, all’evasione contributiva e all’uso di contratti non rappresentativi.